Lauropoli, dopo 14 anni le suore salutano i fedeli tra applausi e commozione
Dopo quattordici anni di intenso e proficuo servizio apostolico, le suore dell’Ordine “Serve di Gesù Cristo” (nella foto), lasciano definitivamente la popolosa parrocchia dei Sacri Cuori del quartiere di Lauropoli di Cassano Jonio guidata da don Attilio Foscaldi. La decisione, dettata dall’esigenza di ristrutturare le 19 comunità che compongono la Congregazione per via della generale diminuzione delle vocazioni, è stata partecipata alla comunità parrochiale da don Foscaldi nel corso dell’omelia della messa celebrata domenica sera, alla presenza tra l’altro, della Madre Superiora Generale, scesa per l’occasione da Agrate Brianza, sede della Congregazione fondata un secolo fa da madre Ada Bianchi. Un commiato “caldo” anche climaticamente, carico di commozione, che traspariva dagli occhi lucidi e dalle lacrime che facevano capolino sui volti dei tanti parrocchiani intervenuti i quali, hanno scandito con scroscianti applausi, il saluto di ringranziamento di Suor Anna Maria, a nome anche delle altre due consorelle (suor Angelina e suora Assunta), della Madre Generale e dei rappresentanti laici, dei catechisti e operatori pastorali. Tra l’altro sempre disponibili questi ultimi, a supportare la preziosa opera di catechesi svolta in collaborazione col parroco ed del suo vice, dalle nove suore che in questi anni si sono succedute nella parrocchia di piazza Capolanza. Di loro, a cominciare da suor Lucia, suor Isolina e suor Elide oggi in servizio apostolico oltre oceano, in terra di Perù, in un piccolo paese delle Ande, chiamato Sayan, dove è attiva dal 2001 l’unica missione estera della Congregazione delle “Serve di Gesù Cristo”, e poi di suor Enrica, suor Angelina, suor Romana, suor Assunta, Suor Anna Maria, rimarrà vivo il ricordo nella storia della giovane parrocchia dei Sacri Cuori di Lauropoli, di presenze sempre disponibili all’ascolto, al consiglio e alla preghiera. Il momento conviviale svoltosi dopo la celebrazione eucaristica nell’audotorium, con tanto di dolcini, spumante e foto ricordo, ha rappresentato l’abbraccio finale del parroco e della comunità parrocchiale alla Madre Superiora e alle tre consorelle che hanno lasciato tra l’altro in dote ai parocchiani uno slogan: “Fede, coraggio e avanti…sempre”.
Leonardo Guerrieri