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Sanità. «Disagi e file interminabili al Cup di Trebisacce»

Sanità. «Disagi e file interminabili al Cup di Trebisacce»
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Sanità: ufficio ticket perennemente ingolfato per la cattiva organizzazione e per la cronica carenza di personale; impianto di climatizzazione in avaria con pazienti e personale sanitario che boccheggiano da circa una settimana; lavori di adeguamento della Lungodegenza che, incominciati con grave ritardo rispetto al crono-programma previsto, vanno ancora per le lunghe, con pazienti disseminati in altri ambienti dell’ex Ospedale e personale sanitario costretto a fare il via vai per i corridoi e per le scale per assistere i pazienti. Storie di ordinaria quotidianità, queste, che caratterizzano i servizi sanitari nell’Alto Jonio le cui popolazioni inseguono ormai da anni il sogno della riapertura del “Chidichimo”.

Ma per rimanere ai fatti, riportiamo il legittimo sfogo, affidato al web, di una signora che nella giornata di lunedì 23 luglio, all’Ufficio Ticket, ha fatto la fila per ore. «Ogni volta che vengo al CUP (centro unico di prenotazione) è sempre la stessa infinita storia: file chilometriche e carenze finanche di sedie, un solo impiegato anzichè i tre presenti nell’organico, numeri conta-persone che alle 9.30 vengono ritirati perché un solo impiegato non fa in tempo a smaltire tutto il lavoro; solite e inutili proteste per il disservizio; stanchezza e nervosismo latente tra gli utenti in fila per ore. Tutti, in questo frangente, si dichiarano pronti a fare la rivoluzione, per poi non fare nulla. Il fatto è che le conseguenze di una sanità pubblica malfunzionante vengono subite sempre dalle fasce più deboli della società. Vecchia, brutta ed infinita storia anche questa».

Pino La Rocca   

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