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Shopping con soldi falsi dal web. Sgominata baby gang in azione nell’Alto Jonio

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Hanno acquistato su internet un pacchetto di banconote false per un valore di 5 mila euro in tagli da 100, 50 e 20, in più tranche, per poi fare shopping in vari negozi dell’Alto Jonio. Cinque minori incensurati, di Corigliano, Rossano, Oriolo e Trebisacce sono stati denunciati dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro per aver speso e introdotto sul mercato monete false. Denunciati anche una donna di 42 anni ed il figlio 18enne, di Napoli, responsabili della fabbricazione e spedizione delle banconote contraffatte.

Le indagini dei militari della Stazione di Roseto Capo Spulico, guidati dal maresciallo Marco Carafa, sono partite in seguito alla denuncia di alcuni commercianti di Trebisacce e Roseto Capo Spulico che avevano incassato banconote da 50 euro false, ma di ottima fattura, tanto da non essersi accorti inizialmente della loro non autenticità. Grazie alle immagini della videosorveglianza è stato individuato un giovane di Corigliano ma residente ad Albidona, che, vistosi scoperto, ha confessato l’accaduto e consegnato spontaneamente il suo cellulare. Così si è potuto risalire agli altri responsabili. I giovani avevano ricevuto una prima tranche di denaro (1650 euro falsi), pagandola 500 euro.

Tramite gli ulteriori accertamenti di polizia giudiziaria e d’intesa con la Procura dei minorenni di Catanzaro, si è deciso, visto la collaborazione di alcuni dei componenti della gang, di attendere la ricezione di un ultimo plico di soldi contraffatti, che era in arrivo. Così si  è riusciti ad identificare i mittenti e a sequestrare ulteriori 1.100 euro falsi inviati tramite pacco postale, prima che venissero immessi nel circuito economico locale.

Per i cinque minorenni è scattata, visto il loro stato da incensurati e la giovane età, la denuncia a piede libero; stesso provvedimento per i due napoletani, produttori di denaro contraffatto; poste sotto sequestro tutte le banconote false reperite, così come i cellulari dei ragazzi.

Federica Grisolia

 

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