Trebisacce, l’archeologia conquista i più piccoli. Due giornate all’insegna della scoperta
Due giornate all’insegna della scoperta. L’archeologia incontra i bambini. Reperti, palette e scopini protagonisti a Trebisacce per due appuntamenti che hanno riscosso ampi consensi tra i piccoli partecipanti e i loro genitori. Prima sul lungomare e poi in contrada San Martino in paese, i piccoli archeologi, turisti e residenti (provenienti anche da alcuni paesi limitrofi), guidati dall’esperta e promotrice del progetto Mariavittoria De Filippis, hanno avuto modo di cimentarsi, divisi per gruppi, con una vera e propria simulazione di scavo archeologico (nelle foto). Non prima però di aver appreso, seduti tutti in cerchio, i primi rudimenti e le prime curiosità della disciplina. Nei luoghi destinati all’attività erano stati predisposte delle vaschette con all’interno alcuni reperti nascosti (noccioli, conchiglie, ossa e pezzi di piatti decorati). «Ogni qual volta i bambini trovavano uno di questi, era per loro una grande emozione», racconta soddisfatta la dottoressa De Filippis, che ha beneficiato, per la realizzazione del progetto,della collaborazione di Bernadette De Filippis, Annarosa Brunetti, Giuseppina Carriero, Teresa Carriero. Ogni reperto veniva poi catalogato dai bambini. I piccoli archeologi hanno anche visionato una serie di foto di una campagna di scavo, appositamente predisposte su dei cartelloni, per potersi rendere conto in maniera più dettagliata di come viene gestita una simile attività. Spesso sotto il sole, dove per giorni e giorni si lavora in maniera minuziosa alla ricerca del più piccolo reperto che potrebbe rivelarsi una grande scoperta. Alle due giornate di scavo simulato a Trebisacce hanno assistito compiaciuti anche tanti passanti e numerosi genitori. Al termine delle due giornate, i piccoli partecipanti sono tornati a casa con tanto di attestato. Un progetto, “Archeogiocando”, che sicuramente potrà essere riproposto anche l’anno prossimo, visto l’interessamento dell’Amministrazione comunale di Trebisacce e del sindaco Franco Mundo, che già da questa prima edizione hanno appoggiato in pieno l’iniziativa. E che sicuramente può servire da stimolo a tutte le amministrazioni del comprensorio affinché possano finalmente investire su un turismo alternativo e di qualità, che potrebbe essere davvero un trampolino di lancio per l’Alto Jonio. E che possa regalare il giusto palcoscenico a quelle zone archeologiche, di estrema importanza, che in molti casi in alcuni comuni del circondario sono cadute nell’abbandono e nel dimenticatoio.
Vincenzo La Camera