Negativo il secondo test sul paziente di Corigliano-Rossano. Sospiro di sollievo anche ad Amendolara
+++ Al contrario di quanto comunicatoci da più di una fonte primaria accreditata, il sindaco di Corigliano-Rossano soltanto pochi minuti fa ha reso noto che il secondo test sul paziente in questione non è ancora arrivato. Attendiamo dunque comunicazioni più precise da parte dello stesso sindaco per poi, eventualmente, intervenire sull’articolo. +++
Avrebbe dato esito negativo il secondo test all’Istituto Superiore della Sanità effettuato sul tampone del paziente di Corigliano-Rossano che in prima battuta era risultato positivo al Coronavirus creando non poca apprensione in tutta la Sibaritide, tant’è che lo stesso Pronto Soccorso di Corigliano, dove l’uomo era stato incautamente fatto accedere, è stato sanificato. L’esito negativo del secondo vanifica il probabile effetto a cascata che poteva crearsi su quelle persone, sanitarie e non, che erano entrati a contatto con questa persona ultrasettantenne. Di fatto, adesso, le persone sotto osservazione per contatto diretto con il paziente (che fino a poche ore fa era considerato il primo caso di Coronavirus nell’Alto Jonio-Sibaritide-Pollino) possono tirare un sospiro di sollievo ed abbandonare la quarantena volontaria e preventiva a cui alcuni di loro si erano sottoposti.
Alla luce di ciò, allarme rientrato anche nella comunità di Amendolara, in apprensione in queste ore per la situazione di tre operatori sanitari (un infermiere e due medici) residenti in paese e che lavorano presso l’ospedale di Corigliano (nella foto). I tre operatori sanitari avevano avuto contatti con il famoso paziente considerato contagiato. I due medici e l’infermiere, nella giornata di ieri (domenica), erano stati raggiunti da una direttiva del sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, che – attivatosi prontamente in qualità di responsabile della salute dei suoi concittadini – mediante, la Polizia Municipale, notificava loro presso le proprie abitazioni l’invito ad un quarantena preventiva, anche se volontaria, in quanto i tre operatori sanitari non sono mai stati sottoposti a tampone. Con la negatività del risultato decade dunque la quarantena per i due medici e l’infermiere che, già informati dal Comune di Amendolara, possono tornare così alla vita di tutti i giorni ma sempre nel rispetto delle dovute precauzioni governative, a cui devono ottemperare tutti in cittadini con rigore e senso del dovere civico.
Vincenzo La Camera