Tamponi da rifare a “Villa Torano”. A Villapiana in quarantena paziente dimesso

Tra i 27 casi di positività al Covid-19, ufficializzati al momento, nel comune di Oriolo, ne risultano quattro compresi nella fascia d’eta dai 10 ai 19 anni. Ad oggi, in tutta la provincia di Cosenza risultano 24 soggetti affetti da Coronavirus in verde età: sei da 0 a 9 anni e diciotto da 10 a 19 anni. E il maggior numero, rispettivamente 4 totali a testa, lo registriamo proprio ad Oriolo e Corigliano-Rossano. Intanto ieri (martedì) ad Oriolo sono stati effettuati dall’Asp di Cosenza i tamponi ad altre persone che hanno avuto contatti occasionali col sindaco (ancora ricoverata all’ospedale di Cosenza) e con gli altri amministratori. Si attendono i risultati.
In attesa che le autorità sanitarie competenti sbroglino il “pasticcio” della Casa di Riposo di Torano dove stanno rifacendo i tamponi, restano in allarme i comuni che, in qualche modo, hanno rapporti con questa RSA. E cioè Acri, Bocchigliero, Spezzano Albanese, Luzzi, Bisignano, ma anche Castrovillari e Lungro. In questi paesi, tra pazienti dimessi, operatori sanitari, parenti degli ospiti della struttura, i sindaci sono con il fiato sospeso e con loro tutta la cittadinanza, in attesa, finalmente, del risultato attendibile e definitivo dei tamponi. Nel frattempo, comunque, sono scattate diverse quarantene cautelative nei confronti di persone che hanno avuto rapporti diretti o indiretti con personale o ospiti di “Villa Torano”.
Anche a Villapiana – da come informa il sindaco Paolo Montalti – abita una persona che una decina di giorni fa è stata dimessa dalla struttura di Torano Castello. Per questa persona è stata disposta la quarantena obbligatoria in attesa che venga sottoposta a tampone, così come richiesto da Montalti. Anche i familiari – rassicura il sindaco – sono in isolamento cautelativo e non vivono nella stessa abitazione. Nessuno di loro presenta sintomi. «Uno dei familiari della persona anziana dimessa – riferisce Montalti – è un dipendente comunale. Abbiamo pertanto predisposto, in forma cautelativa, una disinfezione di tutti gli uffici, anche se durante l’orario di lavoro sono state sempre rispettate le distanze raccomandate dal Ministero della Salute ed indossato mascherine e guanti protettivi. Anche il suo medico curante – continua il primo cittadino – ieri sera (martedì, ndc) ha fatto una accurata visita medica, escludendo ogni tipo di sintomo che riconduca al Coronavirus».
Vincenzo La Camera