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Un altro caso di Coronavirus a Villapiana. Salgono a tre i contagiati in paese

Un altro caso di Coronavirus a Villapiana. Salgono a tre i contagiati in paese
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Mentre la curva dei contagi anche nella provincia di Cosenza è tornata a scendere dopo la tempesta provocata dalla bomba infettiva di Torano che secondo i dati dell’Asp ha coinvolto ben 129 persone, salgono invece a 3 i casi positivi al contagio registratisi a Villapiana. Casi confermati dall’Asp di Cosenza. Sarebbe questo, dunque, l’esito degli esami dei tamponi disposti dalle autorità sanitarie provinciali su richiesta della dr.ssa Vincenzina Marchesano Dirigente-Medico Responsabile del Settore Igiene e Sanità del Distretto Sanitario “Jonio Nord” di Trebisacce. Come abbiamo già riferito, dopo il primo caso di contagio in cui è incappata una signora anziana di ritorno da “Villa Torano”, il sindaco Paolo Montalti, al fine di prevenire sul nascere la diffusione del contagio, dopo aver disposto l‘isolamento e la quarantena per la signora e per i tutti suoi congiunti, si è dotato di circa 200 kit sierologici (arrivati in prestito dal Comune di Amendolara, ndr) con i quali il Patologo Clinico dr. Enzo Ippolito, su incarico dell’Amministrazione Comunale, ha effettuato test clinici su amministratori, dipendenti comunali, Forze dell’Ordine, Medici, Farmacisti, Volontari della Protezione Civile e commercianti. Tutti negativi gli esiti dei test, tranne quelli di 4 persone che, pur essendo asintomatiche, risultavano essere venute in contatto con il virus. Per questi 4 soggetti è stata quindi chiesta la prova certa attraverso l’esame del tampone i cui esiti, come dicevamo, si sono rivelati negativi per due soggetti e positivi invece per altri due di cui, per il rispetto della privacy, non si possono rivelare né le identità, né la professione. Ovviamente per tutti e 4 questi soggetti (sia per quelli risultati negativi e sia, ovviamente,per quelli risultati positivi al tampone) è scattato il provvedimento di isolamento e di quarantena. Per la verità, mentre nel primo caso della signora anziana si dà per certo che il focolaio era stato “Villa Torano” da dove la signora era stata dimessa in tutta fretta dopo un ciclo di terapie fisioterapiche, per il secondo e terzo caso non è dato sapere la sorgente del contagio e c’è chi lo fa risalire al focolaio di Oriolo che, pur essendo abbastanza vasto, per fortuna, risulta essere circoscritto e sotto controllo, a dimostrazione che evitando gli isterismi e prendendo coscienza che prendere il contagio non è né una colpa né un reato, attraverso la prudenza e le pratiche virtuose dei cittadini, il virus lo si può fronteggiare e sconfiggere.

Intanto sulla vicenda di Villapiana interviene il consigliere di minoranza, Michele Grande. «Dobbiamo mantenere alta l’attenzione – scrive Grande, invitando il sindaco ad informare in maniera costante la popolazione sugli sviluppi di questi contagi in paese -. Ci accingiamo a vivere forse la fase più delicata dell’emergenza sanitaria – puntualizza Il referente cittadino della Lega di Salvini -. Alla luce delle tempistiche con le quali i casi sono comparsi a Villapiana, sarà doveroso analizzare bene le riaperture del 4 maggio. Non possiamo permetterci passi falsi».

Pino La Rocca

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Lucy
Lucy
3 anni fa

Da quale fonte certa e qualificata vi sarebbe arrivato il sospetto che uno dei contagiati fi Villapiana abbia preso il virus da Oriolo? Oriolo è zona rossa, nessun può entrare o uscire dal paese, i contagiati che vi dono, sono tutti in isolamento obbligatorio. Come fate a scrivere dicerie ignobili, indegne e imprudenti, nel vostro giornale?

TAXI B
TAXI B
3 anni fa

Lucy, ma quali dicerie ignobili, se magari attivaste un po’ il cervello voi di Oriolo sapreste che il virus può restare nell’organismo oltre due mesi ed è facilmente intuibile si siano esposti al contagio prima della zona rossa, magari sono stati loro a contagiare il cittadino di Oriolo. Vabè, vi indignate per il pane d’altronde.