Amendolara. Centenario Madonna della Salute. L’augurio alla comunità di don Nicola Arcuri

In questi pochi giorni che precedono la solennità della Madonna della Salute – venerata presso l’omonima parrocchia di Amendolara Marina – quest’anno resa ancora più particolare dall’apertura dell’anno giubilare per il Centenario (1920-2020), inauguriamo una speciale rubrica che vedrà una pubblicazione giornaliera sino a domenica 9 agosto, scelto quest’anno come giorno ufficiale della festa. La rubrica accoglierà i pensieri, i ricordi, le testimonianze e le esperienze pastorali di alcuni parroci che si sono susseguiti alla guida della comunità. Iniziamo con il contributo di don Nicola Arcuri, attuale sacerdote della parrocchia “Madonna della Salute”, per poi intraprendere, nei giorni successivi, un viaggio a ritroso nel tempo. (Vincenzo La Camera)
Essere parroco significa prendersi cura della propria comunità parrocchiale. Questo assume un carattere, forse, ancora più intimistico quando si diventa guida di una piccola comunità, di cui si conoscono tratti più confidenziali e familiari. Ed è proprio essere una famiglia, una casa accogliente, l’obiettivo che si pone la parrocchia: luogo privilegiato dell’annuncio della parola di Dio, dove respirare amore, bellezza e calore umano. “Essere un cuor solo e un’anima sola”- slogan voluto per il nostro progetto pastorale di quest’anno – ma farlo con la consapevolezza di porsi tra la poliedricità della società in cui viviamo, sempre più esigente e variegata, e la responsabilità verso se stessi. Sentimenti con cui, rafforzati dalla preghiera – medicina del corpo e dello spirito – ci apprestiamo a vivere, domenica 9 agosto, nella nostra parrocchia, il Centenario della Madonna della Salute (1920 – 2020). Un cammino da intraprendere proprio in un anno molto duro, a causa dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19, in cui abbiamo fatto – e stiamo facendo – i conti con la paura, la fragilità e lo smarrimento.
Così, lo storico evento del Centenario deve aiutarci, ancor di più, nella ricerca, a volte sofferta, di autenticità, ma, soprattutto, in quel cammino che porta alla luce della fede, spesso minata e non lineare, ma che, davvero, consente di recuperare la bellezza dell’uomo e delle relazioni con il prossimo. Un cammino che io ho iniziato qui ad Amendolara Marina, tre anni fa, e che sto vivendo mano nella mano con ciascuno di voi, con l’unico obiettivo di “abitare” la fede e viverla insieme in un’appartenenza comunitaria. A volte vulnerabile sia nel “noi” che nell’ “io” ma vera anche nella fase di riunificazione e riappropriazione.
E in questo cammino non possiamo non seguire i passi della Madonna, Madre di Gesù e Madre di tutti noi. Donna straordinaria che ha intelligentemente saputo fare la volontà di Dio. Lei, che ha schiacciato sotto i suoi piedi il tentatore, diventa non solo nostra Madre, ma soprattutto compagna di vita e di viaggio, aiutandoci a superare ogni difficoltà. Ci indica il cammino, ci sostiene con la tenerezza che solo una mamma possiede, si mette non solo al nostro fianco, ma spesso prende il nostro posto quando il cammino diventa duro da percorrere.
E allora, mi piace pensare alla festa del Centenario della nostra Madonna della Salute come ad una grande occasione. Per convertirsi, riflettere, guardarsi dentro, scoprire l’amore di Dio, la certezza della fede, che non si lascia confondere perché è fondata sull’essenziale del Vangelo. E’ bello stare insieme, ancor di più dopo la sofferta esperienza del lockdown e dell’ancora vigente “distanziamento fisico”; saranno belli, certamente, i momenti aggregativi e di socializzazione dei festeggiamenti ma, soprattutto, sarà tempo per rendersi conto che la vera bellezza sta nella veridicità dei valori e negli occhi di chi la contempla. La B.V. Maria, Madonna della Salute, nostra Patrona ci aiuti a celebrare questo 1° centenario con l’autenticità della fede e ci protegga nella vita di ogni giorno.
don Nicola Arcuri
(sacerdote presso la parrocchia “Madonna della Salute” di Amendolara Marina)