«La Calabria ha bisogno di azioni concrete». Gruppo di docenti scrive a Conte
Riceviamo e pubblichiamo
Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,
Al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte,
Al Ministro della Sanità Roberto Speranza
Siamo un gruppo di docenti calabresi orgogliosi delle loro origini ed estremamente indignati dello stato in cui versa il sistema sanitario della nostra regione. Assistiamo inorriditi, all’incapacità di attivare un piano operativo di misure emergenziali per il contenimento del contagio. Più del coronavirus sulla Calabria pesa l’inefficienza delle varie figure che si rimpallano le responsabilità.
Siamo sicuri che avrete ricevuto altre lettere di cittadini che hanno a cuore il futuro di questa regione. Abbiamo deciso, comunque, di scrivere perché il silenzio malato di questa regione si trasformi in un urlo di civismo.
Abbiamo provato a fidarci di rappresentanti politici dei vari schieramenti sperando che qualcosa potesse cambiare e credendo ai loro programmi di risanamento, non solo della sanità. Constatiamo con dolore che il perseguimento di interessi individuali ha messo in pericolo la vita dei calabresi e questo non possiamo più permetterlo.
Siamo docenti di scuola superiore ed ogni giorno cerchiamo di dare il nostro contributo per far crescere una coscienza civile nelle giovani generazioni perché siamo convinti che ogni goccia di consapevolezza in più possa determinare il cambiamento e la presa di coscienza in una visione di cittadinanza attiva. Solo così possiamo sperare che questa regione possa cambiare pagina e passo.
Noi andremo avanti con coraggio e determinazione senza smettere di pretendere coraggio e determinazione anche da parte delle istituzioni. E’ un momento difficile per tutti, tutti viviamo un tempo di profonda preoccupazione. Tutti lottiamo contro un virus che si è insinuato nelle nostre vite costringendoci a rivedere le nostre priorità. Da più parti sentiamo dire che la solidarietà possa essere la chiave per affrontare una sciagura di queste dimensioni. La solidarietà, tuttavia, ha bisogno di azioni concrete, di decisioni tempestive.
Leggere e comprendere la complessità dei fenomeni è ciò che anima noi docenti nella nostra attività quotidiana. Noi crediamo in una scuola che non si dedichi esclusivamente alla professionalizzazione ma in una scuola che formi le persone, ‘uno spazio formativo nell’età della complessità” come direbbe il filosofo Prof. Mauro Ceruti. Il nostro vuole essere un appello accorato, questa regione non può più aspettare, non può più tollerare di essere amministrata da personaggi che non abbiano una visione rivolta al bene comune.
In questo momento di altissima attenzione mediatica verso il Big Bang che ha travolto, e che speriamo possa spazzare via, i responsabili di tale disastro, noi chiediamo con forza il vostro personale impegno nonché l’impegno di tutto il governo ad intraprendere azioni, a fare scelte oculate e a vigilare sull’operato di coloro che andranno a ricoprire un ruolo importante in ambito decisionale.
Noi abbiamo scelto da che parte stare, dalla parte di un commissario che deve avere la competenza, la sensibilità ed il polso per gestire le dinamiche culturali e politiche che caratterizzano il nostro territorio, una persona al di sopra di ogni sospetto etico e morale.
Buon Lavoro!
Vi salutiamo speranzosi e fiduciosi!!!
Maria Basile
Mariangela Costanza
Adele Dessì
Rita De Biase
Carmela Bonifati
Lucrezia Grima
Milena Filomia
Rosanna Afeltra
Patrizia Pastore
Antico Antonietta
Minella Bloise
Adele Bo
Maria Clara Donato
Rossella Rotondaro
Paola Annichiarico
Rossana Cappelli
Mariella Greco
Elvira Gullo
Renata Mobilio
Rita Bonifati