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Trebisacce. Salta accordo con Anestesisti. Ecco i contorni della triste vicenda

Trebisacce. Salta accordo con Anestesisti. Ecco i contorni della triste vicenda
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Sanità: niente Anestesisti, almeno per ora, presso il presidio sanitario di Trebisacce. Finisce infatti in malo modo la vicenda che ha coinvolto i 3 Anestesiti-Rianimatori, i dottori Antonio Rago, Demetrio Loricchio ed Eugenio Parrotta che, a lungo sollecitati dai Sindaci di Trebisacce Franco Mundo e di Acri Pino Capalbo, pur essendo in quiescenza da alcuni mesi, avevano risposto all’Avviso dell’Asp di Cosenza firmato dal Commissario Cinzia Bettelini e dal Responsabile delle Risorse Umane Remigio Magnelli e, nella data del 30 ottobre scorso, avevano sottoscritto il Contratto come “liberi professionisti” per rientrare, a determinate condizioni, nel servizio attivo.

In pratica i tre professionisti chiedevano di svolgere il proprio servizio nei due presidi sanitari di Trebisacce e di Acri che, come è noto, risultano da diversi mesi completamente privi della figura degli Anestesisti, la qual cosa, oltre a indebolire vistosamente il servizio di emergenza-urgenza dei relativi Pronto Soccorso, aveva portato alla chiusura degli ambulatori medici presso cui venivano eseguiti gli esami che necessitano dell’utilizzo del mezzo di contrasto. Semplici le condizioni proposte: 2 dei 3 professionisti (Loricchio e Parrotta), dal momento che i medici pensionati non possono espletare più di 24 ore settimanali di servizio, chiedevano di utilizzarne la metà a Trebisacce e la metà ad Acri, mentre il dr. Rago chiedeva di utilizzare tutte le 24 ore presso il “Chidichimo”. In entrambi i presidi sanitari si sarebbe così ripristinata la presenza degli Anestesisti per 12 ore al giorno (dalle 8.00 alle 20.00), dal lunedì al sabato. Niente male, dunque, considerato che da anni non si fanno Concorsi e visto il periodo complicato in cui gran parte degli Anestesisti vengono utilizzati nelle strutture sanitarie dedicate per fronteggiare il Coronavirus.

Ma la cosa, da quanto si è appreso, è andata di traverso a talune sigle sindacali che, piuttosto che guardare oltre gli angusti localismi e pressati da taluni Dirigenti-Medici interessati a coltivare solo il proprio orticello, hanno scatenato un vero e proprio putiferio mediatico sul presunto sperpero di denaro pubblico da parte dell’Asp di Cosenza. Sta di fatto che, contravvenendo agli accordi intercorsi, i suddetti 3 Anestesisti, invece di essere destinati a Trebisacce e Acri, sono stati assegnati agli Ospedali-Spoke di Cetraro e di Corigliano-Rossano. A questo punto i tre Medici-Anestesisti, contrariati per il mancato accoglimento delle loro semplici condizioni e mortificati per essere ritenuti protagonisti di un presunto sperpero di risorse pubbliche, peraltro gravate da una serie di balzelli di tipo fiscale e assicurativo, hanno deciso di ritirare la propria domanda facendo naufragare la lodevole iniziativa dei due sindaci e facendo concludere nel peggiore dei modi una delle tante guerre tra poveri di cui assai spesso sono rimaste vittime le periferie della provincia di Cosenza.

Pino La Rocca

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MARIO
MARIO
4 anni fa

ma cosa vuoi commentare. qui c’e’ solo da piangereìììììì