Coronavirus. Un infermiere di Roseto Capo Spulico il primo vaccinato dell’Alto Jonio

Tra i primi vaccinati contro il Covid annoveriamo anche un figlio dell’Alto Jonio Cosentino. Si tratta del 32enne Alessio Gulemì, infermiere di professione, di Roseto Capo Spulico (Cs), che ha partecipato al “Vaccine Day” del 27 dicembre. Alessio è un dipendente della ASL di Bari e oggi fa parte, assieme ad altri quattro colleghi, di un team Covid mobile che si occupa di effettuare screening mediante tamponi rapidi e molecolari presso RSA, scuole, uffici pubblici, aziende. Il giovane infermiere rosetano è in prima linea dall’inizio della pandemia quando presso l’ospedale “Di Venere” a Bari era in servizio al Pronto Soccorso. Da novembre invece questo nuovo incarico nel team Covid, che porta Alessio ogni giorno a bardarsi di tutto punto per recarsi in luoghi ad altissimo rischio contagio e con il preciso compito di fronteggiare questa emergenza sanitaria in atto.
Alessio è riuscito a rientrare a Roseto qualche giorno per Natale e proprio il 23 dicembre ha ricevuto la comunicazione ufficiale che dopo quattro giorni si sarebbe sottoposto, tra i primissimi in Italia, a questa storica vaccinazione. E’ così è stato, attorno a mezzogiorno del 27 dicembre. L’infermiere aveva già dato nelle settimane precedenti l’adesione alla campagna di vaccinazione, ma non si aspettava certo di essere scelto per il “Vaccine Day”. «Sono orgoglioso – ci ha raccontato Gulemì -. Bisogna vaccinarsi – il suo invito -. Tra 21 giorni mi verrà somministrata la seconda dose. E’ un normale vaccino, come quello antinfluenzale. Sto benissimo – ci conferma -. Nessun effetto collaterale. Sto lavorando regolarmente, come se niente fosse».
Vincenzo La Camera