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Donne afghane, senza diritti e invisibili. Il commento del Pd di Castrovillari

Donne afghane, senza diritti e invisibili. Il commento del Pd di Castrovillari
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“Seguiamo con apprensione e estrema preoccupazione le notizie provenienti dall’Afghanistan, sopraffatti da un angosciante senso di impotenza dinnanzi alla catastrofe umanitaria più grave degli ultimi decenni”. E’ il gruppo “Politiche di Genere” del PD di Castrovillari a porre l’attenzione sul dramma delle donne in Afghanistan dopo il ritorno dei talebani nel Paese. “Le immagini di panico e paura che arrivano da Kabul ci inducono a un momento di riflessione e a non restare indifferenti. A pagare il prezzo più alto saranno le donne e i bambini che ripiomberanno nella negazione dei più elementari diritti umani e violazione delle libertà. Tutto ciò sotto gli occhi indifferenti dell’Occidente che se ne lava le mani, abbandonando il popolo afghano al suo triste destino. Cosa rischiano le nostre sorelle? Di perdere, progressivamente, tutti quei diritti che avevano faticosamente conquistato da qualche anno a questa parte”.

“I talebani – afferma il gruppo “Politiche di Genere” del PD castrovillarese – hanno chiuso il confine con l’Iran e non vi sarà possibilità di fuga. Nelle zone ormai definitivamente controllate dai talebani sono state chiuse 176 scuole. Le ragazze saranno bandite dall’istruzione e molte di loro verranno date in sposa con la forza dall’età di 15 anni. Le donne diventeranno bottino di guerra, violentate, frustate in pubblico se le si sorprenderanno senza burqa, lapidate in caso di sospetto adulterio. Difronte a tutto ciò, l’Europa non può restare attonita e indifferente e assumere un ruolo decisivo assieme alla Comunità Internazionale davanti alla riconquista dell’Afghanistan da parte dei talebani. Si mettano, allora, in campo proposte, per creare canali di accesso e corridoi umanitari, con una particolare priorità per donne, famiglie e anziani. Attendiamo – concludono i rappresentanti  del gruppo – e auspichiamo da chi di competenza, una risposta adeguata certi di una proficua collaborazione tra le varie associazioni umanitarie, le ONG e le varie comunità del nostro continente pronte all’accoglienza”.

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Silvana Gandolfi
Silvana Gandolfi
3 anni fa

Se tutti i gruppi di donne e femministe italiane assumessero posizioni come le vostre si potrebbe fare molto di più per le donne afgane. Per ora solo qualche flebile voce e un silenzio assordante. Tutte asservite all’Islam. E le poche parole con tanta prudenza e diplomazia,che non capiti di offendere i musulmani. La difesa della modernità e della laicità viene lasciata alla Carfagna. Le famose sottosegretarie PD che fine hanno fatto?