Covid. Estate lascia conto da pagare all’Alto Jonio. Ad Oriolo tornano le mascherine all’aperto

Con l’estate ormai agli sgoccioli c’è il rischio fondato che il Covid torni a ritagliarsi le prime pagine dei giornali anche da queste parti. Sul fronte controlli e rispetto delle normative anti contagio si è fatto quello che si è potuto, ma gli assembramenti ci sono stati – con tutte le libertà che ne sono conseguite – ed inevitabilmente presenteranno il conto.
Situazione delicata a Trebisacce dove ormai, alla luce anche del commissariamento del Comune, non viene pubblicata nessuna comunicazione ufficiale sul numero dei contagi lasciando la popolazione e i tanti turisti in balìa delle chiacchiere di paese e dei social network. Ma sulla situazione di Trebisacce pubblicheremo in giornata un articolo ad hoc. A Roseto Capo Spulico sono 17 i contagi accertati, numero che potrebbe lievitare anche in seguito alle festicciole sulla spiaggia e per Ferragosto. Ad Amendolara, i casi Covid si attesterebbero a quattro. Mentre ad Oriolo, dove il Comune effettua periodicamente i tamponi rapidi, si sono registrate nelle ultime ore quattro positività, che dovranno essere poi confermate dai molecolari. Questa situazione ha indotto il sindaco Simona Colotta ad emettere almeno una decina di ordinanze di quarantena.
Inoltre, ieri, sempre il primo cittadino di Oriolo ha firmato una ordinanza con la quale si obbliga la mascherina anche all’aperto qualora non fosse possibile rispettare una distanza interpersonale di almeno due metri. Questo provvedimento – più restrittivo nei confronti delle normative governative – si è reso necessario per prevenire eventuali nuovi focolai, come si legge sul testo dell’ordinanza. Nello specifico, un possibile focolaio che potrebbe riguardare ragazzini tra i 12 ed i 15 anni. La mascherina resta obbligatoria nei luoghi non isolati come piazze, manifestazioni pubbliche o ad esempio le file per accedere a pubblici uffici o attività commerciali.
Vincenzo La Camera