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Sciolto per mafia Comune Reggio Calabria. Primo capoluogo provincia nella storia d’Italia

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Palazzo San Giorgio, il Municipio di Reggio Calabria

E’ un triste primato quello che spetta al Consiglio comunale di Reggio Calabria, primo capoluogo di provincia nella storia del nostro Paese a essere sciolto per “contiguità con gli ambienti mafiosi”. «E’ stato un atto sofferto, fatto a favore della città», questo il commento del Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, che ha ribadito il fatto che la decisione sia dovuta a un “rapporto di contiguità” con le cosche, piuttosto che a infiltrazioni degli ambienti mafiosi. La decisione viene dopo sei mesi di lavoro della Commissione d’Accesso, che dal 24 gennaio al 13 luglio 2012, ha indagato sull’Amministrazione del capoluogo di provincia calabrese, rilevando un giro di parentele pericolose che hanno portato in carcere un consigliere comunale e un ex assessore, oltre a dei rapporti privilegiati per la concessione di un appalto del comune a una società partecipata, le cui quote di maggioranza erano intestate a personaggi delle cosche locali. Si tratta di un atto “preventivo e non sanzionatorio”, preso “con il consenso unanime di tutto il CdM”, questo ha ribadito ancora il ministro Cancellieri in chiusura, ribadendo poi come la decisione presa si riferisca soltanto all’attuale amministrazione e non a quella precedente. Ricordiamo che la giunta attuale (sindaco Demetrio Arena) era in carica dal 2011 mentre in precedenza la città di Reggio era stata amministrata da Giuseppe Scopelliti, attuale governatore della Calabria.

 

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