Morano in Zona Arancione. Minoranza chiede coinvolgimento per gestione emergenza

Alla fine dell’anno 2021, Morano Calabro è sprofondata nell’incubo della quarta ondata. “Purtroppo, bisogna prendere atto – denunciano i consigliere comunali di minoranza del gruppo MoranoLab – che il sistema di sorveglianza e di sicurezza sanitaria nelle scuole, è andato in tilt. Decine di ragazze e ragazzi, contagiati, oltre cento quarantena, siamo diventati Zona Arancione, in una notte, senza informare la cittadinanza. Per fortuna non si registrano ospedalizzazioni”.
I consiglieri Giannatale Tramaglino e Domenico Lombardi ricordano come già dal mese di ottobre, avevamo segnalato all’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Nicolò De Bartolo, che il virus circolava più di quanto rilevato, che di fatto era iniziata la quarta ondata. “Ma, si è preferito sottovalutare la situazione. Siamo consapevoli, che non è il momento di fare polemica, ed in questo senso, offriamo il nostro impegno politico”, riferiscono.
“Il gruppo consiliare MoranoLaB, chiede di essere coinvolto, in tutte le scelte restrittive che riguardano la sicurezza sanitaria del paese (dove al momento si registrano, secondo il bollettino comunale, una novantina di casi, ndr). In altre parola, crediamo che sia legittimo, convocare, anche in forma smart, la conferenza dei capigruppo in seduta straordinaria. Continuiamo a ripeterlo, sin dall’inizio della pandemia, c’è bisogno di corresponsabilità politica”.
“La nostra proposta è quella di destinare immediatamente, i residui della parte vincolata dei fondi covid, circa € 8.000, verso le utenze di quelle imprese, come bar, ristoranti e agriturismi, affittacamere, dove si registrano delle perdite di dimensioni tragiche. Questo per l’anno d’esercizio ormai chiuso. Mentre nell’annualità prossima, già a fine gennaio 2022, istituire un fondo, destinando risorse in aiuti congrui e dignitosi (una tantum tra le € 2.000-3.000), a tutte le attività che hanno visto crollare il reddito, altrimenti siamo a rischio di molte chiusure. Infine, si deve risolvere questa fragilità delle scuole, sensibilizzando le famiglie sui vaccini, programmando l’installazione di banali sistema di aereazione e rilevamenti della Co2, all’interno delle classi”.
v.l.c.