Lungro. Prima candidata a sindaco donna, pronta a continuare l’azione di papà

«Voglio portare una visione moderna per la gestione della comunità alla quale sono fortemente legata e che intendo migliorare». Per la prima volta nella storia Lungro avrà un candidato sindaco donna alle prossime Elezioni Amministrative del 12 giugno: Elisabetta Santoianni che guiderà la lista civica “Lungro nel cuore”. «Sono orgogliosa – ha dichiarato ufficializzando la sua candidatura – di poter guidare una lista che si propone di offrire una visione nuova, moderna, attenta ai bisogni dei cittadini di Lungro».
Elisabetta, figlia del sindaco uscente Giuseppino, si dice pronta a portare in questa campagna elettorale la sensibilità e la passione delle donne, ma anche una visione contemporanea della vita sociale e dei bisogni dei cittadini. «Qui abito, ho costruito la mia famiglia, ho scelto di vivere e di far crescere i miei figli scegliendo un contesto sano, ricco di valori e di rapporti umani. Per Lungro, alla quale sono legatissima, voglio spendermi offrendo la mie capacità e il mio impegno sapendo che, nel solco di quanto già fatto nel passato, si può continuare ad ascoltare i bisogni dei cittadini e offrire servizi che incontrino le necessità quotidiane».
Tra i punti nodali del programma per lo sviluppo della comunità arbereshe di Lungro troviamo il turismo, il contrasto allo spopolamento delle aree interne, ma anche la visione moderna di una comunità che deve offrire servizi e strutture adeguate ai bambini, agli anziani, ai giovani e alle famiglie. La candidatura di Elisabetta Santoianni evidentemente è in linea con la programmazione dell’Amministrazione Comunale in carica guidata da Giuseppino Santoianni, sindaco già per tre volte consecutive, che ha amministrato dal 20o7 al 2022 sempre sotto lo stesso slogan “Lungro nel cuore”. «Ci candidiamo, rafforzando l’esperienza di chi ci ha preceduto e mantenendo in squadra tanti assessori che bene hanno fatto nel recente passato, per offrire un futuro migliore a tutti noi. Lungro può e deve crescere e per farlo ha bisogno del contributo di tutti: amministratori, cittadini, associazioni, professionisti. Nell’ottica del bene comune sapremo essere amministrazione aperta al dialogo e al confronto, puntando alla crescita della comunità e al futuro possibile».
Vincenzo La Camera
Il nepotismo dilaga senza più alcuna vergogna. Poveri sudditi essere costretti a votare la prole dei nuovi “baroni” per perpetuare cotanta stirpe.