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Castrovillari. Intitolata una via a Peppino Impastato, vero eroe antimafia

Castrovillari. Intitolata una via a Peppino Impastato, vero eroe antimafia
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Il 9 maggio 1978 la mafia uccideva a Cinisi, vicino Palermo, il 30enne Peppino Impastato, militante di Democrazia Proletaria, giornalista e conduttore radiofonico, fondatore di Radio Aut, libera ed autofinanziata, con cui denunciò i crimini e gli affari di Cosa Nostra. In occasione del 44esimo anniversario dell’omicidio l’Amministrazione comunale di Castrovillari, nell’articolato Festival della Legalità, che si sta celebrando tra incontri, momenti culturali e approfondimenti sino al 23 maggio, per ricordare quanti sono stati perseguitati da soprusi, violenze ed eliminati dalla mafia, ha intitolato a Impastato, ieri pomeriggio (sabato), una strada nell’area di espansione della città, nei pressi del liceo Scientifico, su viale delle Querce (nella foto).

“Un’occasione- è stato ricordato tra i rappresentanti della vita sociale e ragazzi presenti – per coinvolgere le giovani generazioni, da cui ricominciare sempre, e consegnare il suo messaggio, che non è stato solo di impegno civile e di lotta politica, ma, soprattutto, educativo per loro che vogliono ancora cambiare il mondo”. Una occasione per conoscere chi è stato Peppino Impastato, perché è stato ucciso; il suo impegno contro la mafia. “Si tratta- ha detto a margine del momento il sindaco, Domenico Lo Polito – del prezzo altissimo di chi ha pagato, con la vita, onorando con coerenza ciò per cui credeva, divenendo testimone di verità attraverso scelte, parole e comportamenti”.

Vincenzo La Camera

 

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