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Trebisacce. Malore per un medico. Scongiurata chiusura Punto Primo Intervento

Trebisacce. Malore per un medico. Scongiurata chiusura Punto Primo Intervento
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di Pino La Rocca – Grazie ad una interlocuzione istituzionale intercorsa tra le autorità sanitarie locali e l’Amministrazione Comunale di Trebisacce guidata dal sindaco Sandro Aurelio è stata scongiurata, per il momento, la chiusura del Punto di Primo Intervento attivo presso l’ex ospedale di Trebisacce. Alla base dello sventato rischio, la solita carenza di personale sanitario che costringe i medici e gli infermieri del PPI, e non solo, a turni di lavoro massacrante. Il Punto di Primo Intervento (che non è un Pronto Soccorso nonostante la tabella ingannevole all’ingresso, ndr), come del resto il Servizio 118, deputati ad assicurare quanto meno l’emergenza urgenza (impossibile da garantire senza almeno un cardiologo H24, una sala operatoria ed un anestesista, ndr) nel vasto Comprensorio dell’Alto Jonio, nonostante le recenti rassicurazioni del presidente della Regione Occhiuto che nelle ultime ore ha addirittura parlato dell’avvenuta riapertura dei tre Ospedali di Trebisacce, Cariati e Praia a Mare (sic!), continuano infatti ad operare con un organico sotto-dimensionato che mette a rischio non solo la serenità degli operatori sanitari ma anche la salute degli utenti della sanità pubblica. Questa volta il rischio di ammainare bandiera per il PPI di Trebisacce (a causa di un grave malore che ha colpito un medico del Punto di Primo Intervento) è stato scongiurato grazie alla sinergia attivata dal Direttore Sanitario facente funzioni Antonio Adduci e il sindaco di Trebisacce Sandro Aurelio il quale ha parlato di un presidio ospedaliero “in grave affanno” per carenza di personale sanitario. Nella serata del 14 agosto, secondo quanto riferisce il sindaco, è stato infatti contattato il Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza Antonello Graziano il quale, fattosi carico della sopravvenuta emergenza, ha coordinato, nell’immediatezza, la sopravvenuta emergenza, provvedendo ad assegnare una unità medica. “Il presidio ospedaliero di Trebisacce – ha ricordato il primo cittadino di Trebisacce – continua ad operare nella precarietà di personale e attrezzature, la qual cosa rappresenta una sistematica mortificazione dei cittadini di un intero Comprensorio”.

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