Oriolo. Il ricordo di Giuseppe Maria Basile a trentuno anni dalla morte
di Vincenzo Diego – Trentuno anni fa moriva Giuseppe Maria Basile (nella foto), nato ad Oriolo nel 1938 e deceduto nel 1993. Viene ancora ricordato come un politico di spicco della Democrazia Cristiana. In tanti sottolineano l’operato lungimirante. Uomo dal carattere forte. Una leadership politica capace di portare i bisogni di Oriolo e del territorio sui tavoli che contavano. Un periodo quello dal 1975 sino al 1993 esaltante. Capace di coadiuvare un gruppo di lavoro di giovani in grado di dare una sterzata al paese che ha sempre amato e portato nel cuore, Oriolo. Progetti che hanno disegnato una comunità diversa, capace di guardare con fiducia il futuro. Una iniezione di importante dopo un periodo drammatico, come quello della frana del 1973, e il paventato trasferimento di parte dell’abitato. A quella idea, ci si contrappose con determinazione, si lottò per ricostruire il tessuto sociale. Ci si guardò negli occhi, in tanti sacrificarono famiglia e tempo per realizzare un sogno.
Tanti i lavori, tanti i cantieri aperti. Infrastrutture capaci di lasciare il segno, progetti importanti in vari ambiti, un’opera su tutte: il 2^ lotto della Ss 481 che in quindici minuti collega Oriolo con la Ss 106. Inoltre tanti furono i progetti in settori fondamentali per la crescita: quello socio-assistenziale e sanitario, poi ancora le scuole, le tante strutture pubbliche, e poi il mondo della cultura, la costruzione del teatro “la Portella”, le tante strade interpoderali, i beni culturali, l’elettrificazione rurale, linee telefoniche, l’area PIP. L’elenco sarebbe davvero lungo. Un impegno politico e sociale capace di portare Oriolo a sedersi tra i comuni più virtuosi del tempo. Un lavoro che ha visto davvero tanti attori, tanti cittadini, oriolesi e non impegnarsi per realizzare qualcosa impensabile solo qualche anno prima. Giuseppe Maria Basile si laurea in Giurisprudenza a Palermo per poi svolgere il ruolo di funzionario presso l’Inps di Cosenza.
La carriera politica di Peppino Basile, come amano chiamarlo gli amici, inizia nei primi anni ’70 nella Cisl-Inps Cosenza, poi segretario della sezione dello “scudo crociato” ad Oriolo, allo stesso tempo porta avanti il suo impegno di dirigente all’assessorato regionale. Consigliere provinciale, capogruppo della DC, poi sindaco. Basile è ricordato ancora oggi in tutto il comprensorio come un politico che ha davvero operato per il bene comune, lontano dalle luci della ribalta, contribuendo in maniera sostanziale all’emancipazione di Oriolo, ma anche di tutto l’Alto Jonio, per il quale si spendeva giorno e notte. Dal 2012, il laboratorio di Informatica della Scuola Secondaria di Primo Grado è intitolato a Giuseppe Maria Basile, per volere dell’allora Dirigente scolastico Vincenzo Gerundino. Si ricorda anche l’intitolazione del Palazzo Comunale durante la sindacatura di Giorgio Bonamassa, un riconoscimento all’uomo e al politico che ha segnato, insieme a tante donne, uomini e amministratori oriolesi, gran parte della storia del nostro paese e della nostra comunità.