Trebisacce, Pd e Psi presentano i propri candidati per le prossime Elezioni Politiche
Ridare un ruolo ed una nuova credibilità alla politica, evitare promesse che non siano realistiche, rispettare gli impegni assunti con l’Europa mettendo però in campo una politica che non si basi solo sui numeri ma sia capace di coniugare rigore ed equità sociale. Sono queste le linee-guida del programma del centrosinistra ribadite nel corso delle due manifestazioni politiche tenutesi a Trebisacce venerdì e sabato scorsi, prima dal PSI e poi dal PD, durante le quali sono stati presentati programmi e candidati dei due partiti che, come è noto, sono schierati nella stessa coalizione a sostegno del candidato-premier Bersani.
Alla manifestazione del PSI coordinata da Rocco Soldato erano presenti due dei candidati al Senato, Luigi Incarnato (copolista) e Francesca D’Ingianna e inoltre l’assessore provinciale Leonardo Trento ed i sindaci socialisti Franco Mundo (Trebisacce), Gianni Papasso (Cassano Jonio), Salvatore Aurelio (Albidona) e Tonino Santagada (Castroregio). Presente tra gli altri il candidato locale di Sel Giampaolo Schiumerini. Intervenendo nel dibattito tutti hanno sottolineato “lo sgarbo” consumato da Veltroni che ha determinato l’uscita dallo scenario politico nazionale del PSI, un partito, è stato detto, che non ha dunque responsabilità per quanto è successo in questi cinque anni e che, soprattutto in Calabria, può esprimere un peso politico tale da poter dare un contributo alla coalizione e determinare almeno l’elezione al Senato del suo capolista Luigi Incarnato.
Alla manifestazione del PD, organizzata e coordinata dal segretario del circolo Piefrancesco De Marco erano presenti il vice-sindaco di Trebisacce Andrea Petta, l’assessore alla sanità Saverio la Regina, il consigliere regionale Mario Franchino, Franco Pacenza (referente del PD per la Sanità), il consigliere provinciale Giuseppe Ranù, Remo Spatola e, come ospiti più autorevoli il presidente della Provincia Mario Oliverio, il candidato al senato Angelo Argento e l’ex sotto-segretario agli Interni e candidato al Senato Marco Minniti (ministro in pectore) che ha concluso il dibattito. «Da una parte il populismo e le poco credibili promesse di Berlusconi e dall’altra il realismo ed il pragmatismo di Bersani: è questa – hanno detto all’unisono Oliverio e Minniti – la sostanziale differenza tra i due schieramenti».
Pino La Rocca