Nuovo Lungomare Trebisacce, la polemica si sposta su chi ha ottenuto il finanziamento
A chi il merito di aver ottenuto il finanziamento di 2milioni di euro che si stanno investendo per riqualificare il Lungomare di Trebisacce da sempre considerato il salotto buono della cittadina jonica? Il merito è dell’amministrazione precedente guidata da Mariano Bianchi, o dell’esecutivo in carica guidato da Franco Mundo? La disputa è tuttora aperta ed ognuno cerca di rivendicare, carte alla mano, il merito di aver ottenuto dalla Regione i 2milioni di euro che, peraltro, rappresentano il finanziamento più corposo ottenuto negli ultimi anni e che è destinato a cambiare il volto di tutto il fronte-mare presentando ai turisti ed agli ospiti che frequentano Trebisacce un’immagine nuova e splendente di tutto il suo affaccio sul mare.
«L’attuale amministrazione – ha scritto Davide Cavallo attuale consigliere di Minoranza ed ex assessore della Giunta-Bianchi che elenca tutti gli altri finanziamenti ereditati dall’attuale esecutivo – tenta goffamente di rivendicare la paternità del finanziamento dell’opera, ma farebbe meglio ad ammettere di essere una “mera esecutrice”. Leggendo infatti i documenti allegati è possibile verificare che l’opera è stata finanziata con Decreto n. 7218 del 21/11/2011 e, conclude Cavallo – nonostante la legislatura volga quasi al termine, questo esecutivo non è stato in grado di lasciare il segno in nessun settore, salvo quello dei tributi!».
Altrettanto documentata però la rivendicazione degli amministratori in carica, per conto dei quali il sindaco Mundo, rivendicando il merito di aver ripreso, perfezionato e reso cantierabile il progetto, esibisce copia della richiesta avanzata alla Regione per ottenere il finanziamento di 2milioni e 500mila euro datata 30.11.2012 finalizzato “ad arginare la costante erosione costiera” e copia del Decreto n. 719 del 21 gennaio 2013 con il quale la Regione ha concesso al comune 2milioni di euro ”per interventi contro l’erosione costiera e lavori di riqualificazione delle aree circostanti il Lungomare”.
Chi ha ragione? Il dilemma non è semplice da sciogliere, specie se si tiene conto dei meandri della burocrazia, e di quella regionale in particolare. Sta di fatto che i lavori, iniziati dopo le feste natalizie procedono con buona lena e, se i tempi saranno rispettati e non interverrà qualcuno degli intoppi che caratterizzano le opere pubbliche, entro 360 giorni (novembre 2016) la cittadina jonica dovrebbe poter offrire un’immagine nuova e fiammante della parte più prestigiosa e invitante del suo assetto urbano. Tutto il resto può interessare gli irriducibili “tifosi” e non certo quelli (per fortuna la maggioranza) che hanno a cuore solo il destino della città.
Pino La Rocca