Trebisacce, piccoli passi verso “Ospedale area disagiata”. Intanto si punta al Pronto Soccorso
Giornata movimentata ieri per l’ex ospedale di Trebisacce. Per una pura coincidenza, la visita di alcuni dirigenti regionali e provinciali è stata anticipata da un altro caso di emergenza, l’ennesimo, che ha visto – per la bravura degli operatori e una serie di circostanze fortunate che hanno avuto la meglio su quelle contrarie – un uomo salvarsi da un pericoloso infarto (come abbiamo già scritto ieri su Paese24.it). Ormai il Punto di Primo Intervento di Trebisacce è diventato una roulette russa. Nel tardo pomeriggio di ieri (mercoledì) sono giunti presso il “Chidichimo”: Riccardo Fatarella, direttore generale Dipartimento Salute Regione Calabria; Raffaele Mauro, direttore generale Asp Cosenza; Franco Pacenza, delegato del Governatore Oliverio per la Sanità, accompagnati dal sindaco, Franco Mundo, dal vice, Andrea Petta, e da Antonio Adduci, direttore sanitario facente funzioni del Capt di Trebisacce.
Dopo la “processione” per prendere visione dei lavori di ammodernamento che stanno interessando il PPI e che riguarderanno anche la “camera calda” e le sale operatorie, a tarda serata i responsabili della sanità hanno tenuto una conferenza stampa alla quale hanno assistito anche alcuni medici e operatori sanitari. Il sindaco, Franco Mundo, ha esordito bandendo ogni illazione che spinga a pensare come simili operazioni pro ospedale vengano fatte in chiave elettorale e ribadendo il suo impegno politico costante teso all’ottenimento, per il momento, di quell’Ospedale di area disagiata che dovrà diventare Trebisacce e sancito da un recente decreto del commissario Scura sollecitato dalla sentenza del Consiglio di Stato.
Da quanto emerso dalla conferenza stampa, in tempi strettissimi si punterà a rafforzare l’attuale Punto di Primo Intervento mediante anche dei corsi a cui dovranno sottoporsi gli operatori. Contestualmente verrà organizzato un reparto di Medicina Generale con alcuni posti letto. E quindi, nel giro di un mese e mezzo circa, Trebisacce potrebbe avere a disposizione un Pronto Soccorso presidiato da un organico medico dedicato all’emergenza-urgenza. Mentre nel giro di qualche mese, non certo pochi, si potrà forse finalmente parlare, non solo sulla carta ma anche nei contenuti, di “Ospedale di area disagiata”, con una Chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in day-surgery (intervento chirurgico eseguito in giornata, senza ricovero del paziente ndr), con la possibilità di appoggio nei letti del reparto di Medicina. Inoltre, al vaglio degli addetti ai lavori la possibilità per un piccolo ospedale (non solo Trebisacce) di trasferire d’ufficio un “codice rosso” all’ospedale Hub di secondo livello più vicino (in questo caso Cosenza), senza elemosinare un posto telefonicamente in chissà quale presidio ospedaliero, mettendo a repentaglio la vita del paziente.
Vincenzo La Camera
Siamo a posto.L’Ospedale di Trebisacce potrà ripartire e il diritto ad essere curati sarà ripristinato.Ma per favore……….Andate a lavorare se ne siete capaci.