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Coronavirus. Pensieri sparsi di una penna in lockdown – Parte Quarta

Coronavirus. Pensieri sparsi di una penna in lockdown – Parte Quarta
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Quarta puntata della nostra rubrica dedicata ai ricordi non certo lontani di un periodo che ha toccato gli animi di tutti, lasciando in ognuno segni indelebili. Il dottore Giuseppe Massaro, stimato ginecologo di Francavilla Marittima (Cs), durante il così detto lockdown ha scritto alcuni pensieri, pillole sparse sul Covid-19, questo virus sconosciuto che ha cambiato le nostre vite. Letture gradevoli, con il dono della sintesi, che analizzano il momento vissuto sotto diversi aspetti. Stiamo pubblicando periodicamente, in una sorta di rubrica, appunto, questi scritti sulle nostre pagine di Paese24. (v.l.c.)

PARTE PRIMA
PARTE SECONDA
PARTE TERZA
CAPITOLO VIII – IL CORONAVIRUS E LA SANITA’ IL CALABRIA (7 maggio 2020)
Nessuno ha la ricetta in tasca, però, ancora sotto la spinta della minaccia costante del virus, pensiamo ad una nuova, sicura Sanità nei nostri territori. Ho tanta fiducia in una politica sensibile, vicina a Noi, che non si distanzi ancor più per improvvisazione e/o peggio per corruzione; anche in queste circostanze qualcuno ha cercato di lucrare sui dispositivi sanitari. È necessario un piano sanitario regionale moderno con una politica sana e chiara (sottolineare…). In Calabria (dal greco “Calabriao” Terra bella, grande e forte!) ci sono realtà di cura che arrancano a Melito Porto Salvo, a Locri, a Polistena, Vibo, nell’Alto Jonio ecc.; invece dovremmo essere pronti contro le sfide di infezioni virali sempre più imprevedibili. Non dimentichiamo tutte le altre patologie gravi (amaramente chiodo schiaccia chiodo…! ) quali ictus, neoplasie, ischemie…che sono da curare sempre meglio.
Un cenno storico per capire il perché nella seconda metà del secolo scorso le cose andavano meglio. Secondo me per tre motivi. 1) Coscienze più fattive, pronte, pulite 2) pluralismo politico e presenza medici (sottolineare) ben insieme nel tavolo dei Comitati di gestione 3) rete assistenziale su tutto il territorio, a piramide. Che meraviglia! Assistenza vera a tutti! Altroché quella americana e cinese, quella dei “fucili…” Torniamo un po’ indietro: medici condotti con ostetrica condotta, ufficiali sanitari, medici della mutua, specialisti ambulatoriali, ufficiali sanitari provinciali, dispensari provinciali antitubercolari che hanno sconfitto l’epidemie della tubercolosi, l’Onmi (protezione maternità e infanzia), i consultori, i vari presìdi delle USL ecc. Il tutto completato dai nostri buoni ospedaletti, disseminati in tutta la provincia di CS con anche gli utili, buoni Day Hospital. Quanto ha fatto questa rete protettiva… In Lombardia e Piemonte si è sgretolata proprio la sanità territoriale, preludio all’ intasamento di grandi eccellenti ospedali! Dopo il 2000 le cose cominciano a cambiare, a peggiorare… La sporca politica s’accorge della pingue, bassa mangiatoia e così ci mette le mani insieme ad altri avventurieri di varie risme…
I medici, i veri esperti, sempre più tagliati fuori, peggio esautorati, denunciati a raffica e malpagati in rapporto alle enormi responsabilità…Tanti costretti a chiedere favorucci di carriera, ma sottomessi alla cattiva politica. Che fine la Sanità…?! Il degrado progressivo, secondo me, è dovuto a quattro fattori: 1) Aziendalizzazione ‐ mai più!; 2) Medicina ma legale! Non solo quindi curativa…; 3) Commissari straordinari; 4) Tagli eccessivi senza crescita; 5) Assenza della buona politica. Nessun moralismo assolutamente, anzi sia chiaro che m’ inchino a tutta la Sanità calabrese pregevolmente e fortemente impegnata sempre in campo e nella lotta alla pandemia… Conosco le gravi difficoltà, in cui è costretta a muoversi, essendo stato per decenni anch’io in “trincea”. Negli anni passati la struttura verticistica è aumentata sempre più verso l’ alto però con distacco incolmabile dalla base, deputata alla vera cura della gente! Ricordo sempre più enormi scrivanie, direttori di distretto,di presidio, dipartimentali, aziendali, capi, sottocapi ecc. e sempre meno QUELLI in corsia per curare veramente i malati. Ironia della sorte! La colpa è l’intoccabile “Santo Scambio…” che ha avuto la meglio, che comanda. I risultati si sono visti. Le “nuove” sale operatorie a Castrovillari, son dieci anni io in pensione, già da molto prima in costruzione, anche inaugurate, ma ancora non aperte! Si può lavorare così? Resto molto, molto contrario alla Sanità verticistica. Esporrò prossimamente una mia idea, un mio progetto per una buona Sanità nella Sibaritide a raggiera, concentrica.
P.S. Per le difese immunitarie consiglio: lagana, ciciri e scorza tennera i puro, aglio (antibiotico naturale, tanto i baci son vietati), altri aromi e nel piatto, dopo minestrato, pipazzu finu piccantu assaji. Buon appetito! Finisce la “quarantena” in questa vivibile, bella, artistica, storica città, ricchissima di verde, ben organizzata civicamente e pulita anche con migliaia di cestini per i rifiuti, disseminati ovunque. Grazie per l’ospitalità. Siena, 7‐5‐2020 (Giuseppe Massaro)
CAPITOLO IX – IL CORONAVIRUS E LA SESSUALITA’ (17 maggio 2020)
Virus dove ti nascondi o sei andato via? Compari e scompari in qualche parte del mondo, mozzi il respiro, facendoci sussultare. Non sei sazio…? Abbiamo circa 72000 malati ancora, che portano circa 200 morti al giorno! Fino a quando la morìa? Stai lontano dal mio Paese ideale! Ti sei divertito a turbarci in tutto, anche negli affetti, nella vita intima, nella sessualità. Il distanziamento com’è stridente con l’affettività! Il Coronavirus non è ad oggi per fortuna sessualmente trasmesso come l’HIV dell’AIDS, contro il quale non c’è vaccino per la sua mutevolezza. La SALIVA resta il liquido organico principale per il contagio. È stato isolato in pochissimi casi nei testicoli; l’uomo infatti è più colpito dal contagio. Pochi studi affermano che i testicoli sarebbero nientemeno come una “tana” per il virus senza capacità però di replicarvisi, stazionerebbe nel liquido seminale. In un solo caso è stato isolato nel fluido vaginale.
In questo mondo tutto fermo, spettrale però gli ormoni continuano a muoversi, circolano e agitano… Con quanta paura è oggi l’approccio sessuale, cosa fare? Un bell’appassionato bacio te lo scordi! Ahimé, mai e poi mai si sarebbe potuto pensare una remora che viene e colpisce da così profondamente. Quante furtività evitate, quante rinunce per timore, in barba anche al proverbio “Ogni lasciata è persa”, proverbio molto personale e discutibile. Il mondo cambia e spesso in peggio… La mascherina basta? Io ce l’ho, posso…? Viene da ridere. Purtroppo non basta; si è troppo vicini, il respiro è più veloce e profondo… Il rapporto sicuro è quello col proprio partner in modalità di pari isolamento. Una gentile signora di Pavia ha affermato alla radio RTL che, nei giorni di restrizione, ha riscoperto piacevolmente dopo 36 anni l’amore col marito, costretti entrambi in casa!
Certo, il malato da Coronavirus non può avere rapporti, come pure il positivo asintomatico. Siamo in fase 2 ed è possibile far visita al partner lontano (dal 3 Giugno anche fuori regione), ma l’approccio intimo è consigliato solo se entrambi hanno osservato le regole restrittive. Ci si fida? È consigliato anche come afferma il SIC (Società Italiana Contraccezione) il sexting, cioè il messaggiare in termini erotici. ATTENZIONE in questi casi al” revenge porn”, cioè alla pornovendetta, al ricatto… Rimane ben protetto il coito con preservativo. Il metodo, certamente senza pensieri, ancora valido e sicurissimo è il fai da te. È pur vero che chiodo scaccia chiodo, ma la sessualità continua, anzi in alcune circostanze aumenta e andrebbe soddisfatta, pur se la CONTINENZA pare faccia bene e/o sia perlomeno non dannosa. Scrivo la parte nona , volutamente così disposta, perché, se si vuole assimilabile al IX comandamento…. ( Non desiderare la donna d’altri…). Il Coronavirus incita, stimola anche la fantasia!? Pare comunque che in Cina i divorzi siano aumentati, vedremo in Italia. Il gioco vale la candela? Il rischio c’è sempre nel sesso libero; oggi forse di più. Vedrò di quantizzarlo nella prossima pagina, continuando a toccare decisamente e necessariamente la sfera intima. Dobbiamo essere preparati perché con questo virus può succedere veramente di tutto. In fondo, in fondo che cosa cerchiamo? Vorremmo tutti solamente un po’ d’affetto in un mondo tante volte ostile e ingiusto.
P.S. Un saluto agli Amici peripatetici senesi, anche miei ispiratori, ai quali è dedicata questa pagina, studiata a Siena e finita a Francavilla, il 17‐5‐2020.
Consiglio dietetico con ricetta afrodisiaca. Frutti di mare a volontà, in umido piccante con fagioli; aratrebisazzese.
Sono a disposizione per consigli professionali gratuiti al 328 122 54 59 (Giuseppe Massaro)

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