CAPITOLO VIII – IL CORONAVIRUS E LA SANITA’ IL CALABRIA (7 maggio 2020)
Nessuno ha la ricetta in tasca, però, ancora sotto la spinta della minaccia costante del virus, pensiamo ad una nuova, sicura Sanità nei nostri territori. Ho tanta fiducia in una politica sensibile, vicina a Noi, che non si distanzi ancor più per improvvisazione e/o peggio per corruzione; anche in queste circostanze qualcuno ha cercato di lucrare sui dispositivi sanitari. È necessario un piano sanitario regionale moderno con una politica sana e chiara (sottolineare…). In Calabria (dal greco “Calabriao” Terra bella, grande e forte!) ci sono realtà di cura che arrancano a Melito Porto Salvo, a Locri, a Polistena, Vibo, nell’Alto Jonio ecc.; invece dovremmo essere pronti contro le sfide di infezioni virali sempre più imprevedibili. Non dimentichiamo tutte le altre patologie gravi (amaramente chiodo schiaccia chiodo…! ) quali ictus, neoplasie, ischemie…che sono da curare sempre meglio.
Un cenno storico per capire il perché nella seconda metà del secolo scorso le cose andavano meglio. Secondo me per tre motivi. 1) Coscienze più fattive, pronte, pulite 2) pluralismo politico e presenza medici (sottolineare) ben insieme nel tavolo dei Comitati di gestione 3) rete assistenziale su tutto il territorio, a piramide. Che meraviglia! Assistenza vera a tutti! Altroché quella americana e cinese, quella dei “fucili…” Torniamo un po’ indietro: medici condotti con ostetrica condotta, ufficiali sanitari, medici della mutua, specialisti ambulatoriali, ufficiali sanitari provinciali, dispensari provinciali antitubercolari che hanno sconfitto l’epidemie della tubercolosi, l’Onmi (protezione maternità e infanzia), i consultori, i vari presìdi delle USL ecc. Il tutto completato dai nostri buoni ospedaletti, disseminati in tutta la provincia di CS con anche gli utili, buoni Day Hospital. Quanto ha fatto questa rete protettiva… In Lombardia e Piemonte si è sgretolata proprio la sanità territoriale, preludio all’ intasamento di grandi eccellenti ospedali! Dopo il 2000 le cose cominciano a cambiare, a peggiorare… La sporca politica s’accorge della pingue, bassa mangiatoia e così ci mette le mani insieme ad altri avventurieri di varie risme…
I medici, i veri esperti, sempre più tagliati fuori, peggio esautorati, denunciati a raffica e malpagati in rapporto alle enormi responsabilità…Tanti costretti a chiedere favorucci di carriera, ma sottomessi alla cattiva politica. Che fine la Sanità…?! Il degrado progressivo, secondo me, è dovuto a quattro fattori: 1) Aziendalizzazione ‐ mai più!; 2) Medicina ma legale! Non solo quindi curativa…; 3) Commissari straordinari; 4) Tagli eccessivi senza crescita; 5) Assenza della buona politica. Nessun moralismo assolutamente, anzi sia chiaro che m’ inchino a tutta la Sanità calabrese pregevolmente e fortemente impegnata sempre in campo e nella lotta alla pandemia… Conosco le gravi difficoltà, in cui è costretta a muoversi, essendo stato per decenni anch’io in “trincea”. Negli anni passati la struttura verticistica è aumentata sempre più verso l’ alto però con distacco incolmabile dalla base, deputata alla vera cura della gente! Ricordo sempre più enormi scrivanie, direttori di distretto,di presidio, dipartimentali, aziendali, capi, sottocapi ecc. e sempre meno QUELLI in corsia per curare veramente i malati. Ironia della sorte! La colpa è l’intoccabile “Santo Scambio…” che ha avuto la meglio, che comanda. I risultati si sono visti. Le “nuove” sale operatorie a Castrovillari, son dieci anni io in pensione, già da molto prima in costruzione, anche inaugurate, ma ancora non aperte! Si può lavorare così? Resto molto, molto contrario alla Sanità verticistica. Esporrò prossimamente una mia idea, un mio progetto per una buona Sanità nella Sibaritide a raggiera, concentrica.
P.S. Per le difese immunitarie consiglio: lagana, ciciri e scorza tennera i puro, aglio (antibiotico naturale, tanto i baci son vietati), altri aromi e nel piatto, dopo minestrato, pipazzu finu piccantu assaji. Buon appetito! Finisce la “quarantena” in questa vivibile, bella, artistica, storica città, ricchissima di verde, ben organizzata civicamente e pulita anche con migliaia di cestini per i rifiuti, disseminati ovunque. Grazie per l’ospitalità. Siena, 7‐5‐2020 (Giuseppe Massaro)