“Come rondine a primavera”. Quando la luce di una fanciulla rischiara l’esistenza

di Federica Grisolia
«Quando tutto sembra ormai perso e persino la poesia va, scompare dal cuore trascinando via con sé emozioni e sensibilità, proprio in questa tale, quasi mefitica, situazione, all’improvviso appare una rondine». Una fanciulla di nazionalità bielorussa, giunta in Italia per studiare e accolta, come una figlia, in casa di Armando Patrito, l’autore dell’opera “Come rondine a primavera”, pubblicata nella collana “Altre Frontiere Arabo” dell’Aletti editore. Una giovane donna, appena maggiorenne, che entra prepotentemente nella vita del poeta – medico, attualmente direttore sanitario di una Rsa, che vive a Chieri (Torino) – e di sua moglie, portando segni di rinascita, proprio come fa, a primavera, una rondine, destinata con la bellezza dei suoi anni, a diventare un cigno.
Le liriche – scritte con un linguaggio semplice e diretto – sono dense di sentimenti umani profondi, quali sofferenza, tristezza, dubbi, angosce, travaglio. Ma, soprattutto, amore, in tutte le sue forme. «La vita scorre continua come un fiume, con le sue piene e le sue secche, e sembra giochi con noi una sorta di partita privandoci degli affetti più cari e del calore di un abbraccio, oppure permettendo a qualcuno di ferire i nostri sentimenti. E come canne del fiume attendiamo la fine, ponendoci mille interrogativi e restando come sospesi in un sogno, mentre il tempo scorre via sempre più veloce. Un viaggio attraverso paesaggi emotivi intricati e suggestivi, dipinti in “sfumature d’indaco” mentre “nugoli di fantasmi”, che talora ballano pure antichi rituali, si manifestano intorno alla pari di un dessert di bassa qualità».
La raccolta poetica è tradotta anche nella versione araba dal professor Hafez Haidar, già candidato al Premio Nobel per la Letteratura, noto per la traduzione del best seller “Le mille e una notte”. «Un limite dello scritto – spiega l’autore – è rappresentato dalle diverse lingue nel mondo: una traduzione aiuta a superare questo sbarramento e amplia, così, gli orizzonti. Benché non sia certo il primo, mi sento un pochino come un “Cristoforo Colombo” che parte alla scoperta di un nuovo mondo».
La scrittura di Armando Patrito arriva dritta al cuore, per portare il suo messaggio di rinascita e di speranza. “La poesia ora muove/ per l’universo intero/ e quelle luminose stelle/ possono udirne il canto; coinvolte dal sentimento/ accentuano lo splendore”. Speranza perché proprio quando quella luce sembra essersi spenta, è dietro l’angolo il cambiamento, una rifioritura della propria esistenza che ridona forza e trova l’essenza in una nuova luce. E anche se resta la paura, se i dubbi tornano a riaffacciarsi alla porta, si mantiene viva la voglia di esserci per quella nuova vita da aiutare e seguire in tutte le sfumature di colori opachi e bui, da trasformare in tinte più tenui e vivaci. In questo processo, la parola scritta aiuta a immortalare la realtà favorendone la condivisione e donando un volto fatto di emozioni, sentimenti e stati d’animo profondi.
La silloge è disponibile nella versione e-book, che l’autore considera «un ampliamento, non una sostituzione, del cartaceo che ha e deve comunque avere tutto il suo spazio». Ciò che conta è il messaggio di una poetica che incita alla bellezza della vita, che non va sciupata sprecando tempo, e all’importanza dell’unico vero valore che conta: l’amore. «Voglio trasmettere emozioni, tante emozioni di qualunque tipo. Se il lettore si commuove leggendo i miei scritti oppure inizia a meditare o si riconosce nelle mie sensazioni, ecco, allora ho raggiunto il mio scopo».