A Roseto vince la prevenzione. Centro screening “mobile” ha fatto tappa in paese
Si sono concluse sabato le giornate dedicate alla prevenzione del Cervico-carcinoma promosse del Centro Screening Tumori dell’ex A.S.L. n°3 di Rossano, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roseto Capo Spulico. La campagna di prevenzione del carcinoma della cervice uterina rappresenta il secondo tipo di neoplasia al mondo nelle donne, con circa 500.000 casi ogni anno e una mortalità di oltre 270.000 decessi. Attraverso un programma di prevenzione organizzato di diagnosi precoce si è in grado di diminuire drasticamente questi dati, riducendo l’incidenza della malattia e la conseguente mortalità di circa il 50%. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, porta avanti da circa cinque anni un programma di prevenzione dei tumori femminili, attraverso l’effettuazione del Pap Test per lo screening del tumore del collo dell’utero. Il programma di prevenzione è portato avanti da equipe itineranti costituite da ostetriche e/o infermiere, che si recano nei paesi non sedi di consultori e, con il prezioso contributo dei Comuni, eseguono il Pap Test. A beneficiare di questa iniziativa sono state tutte le donne di età compresa tra i 25 e i 60 anni, le quali sono state accolte e visitate al Centro Sociale “Tuttinsieme” di Roseto Centro, opportunamente allestito per l’occasione, da personale qualificato. Il sindaco di Roseto Capo Spulico Franco Durso e il consigliere con delega alle politiche sociali Lucia Musumeci, anche quest’anno hanno aderito all’iniziativa, esprimendo gratitudine nei confronti dell’equipe del Consultorio di Trebisacce, coordinata dal dott. Nicola D’Angelo, coadiuvato nell’occasione dalla dott.ssa Anna D’angelo e dalla dott.ssa Anna Vitelli.
Giovanni Pirillo
Il servizio quotidianamente offerto dal Consultorio di Trebisacce rappresenta l’anello di congiunzione tra la popolazione e una sanità che, spesso risulta troppo distante. E’ anche grazie al loro operato, alla loro vicinanza ai cittadini, e all’umanità con cui approcciano ogni situazione, che spesso si riesce a ridurre quel gap che, in un territorio come il nostro, a volte sembra incolmabile.