Villapiana, fiocco azzurro in ambulanza. Giovane donna partorisce nella “corsa” verso Corigliano

Fiocco azzurro sull’ambulanza del 118 in servizio presso il Ppi dell’ex ospedale di Trebisacce. Ieri mattina (giovedì), cinque minuti prima delle nove, a bordo del mezzo di soccorso è nato un bimbo di tre chili e 170 grammi, vispo e sano come un pesce che, appena giunto nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Corigliano, dopo le ultime operazioni pediatriche ed il relativo intervento sulla madre, si è attaccato al seno, affamato, per la sua prima poppata. Anche la giovane mamma, cittadina rumena di 23 anni, al suo primo parto, sta bene ed è felice per aver dato alla luce, seppure in modo inconsueto, il suo piccolo, adorabile Laurenzo. Tutto è bene ciò che finisce bene ma, per il medico e l’infermiere del 118 che per necessità hanno dovuto indossare i panni del ginecologo e dell’ostetrica, il parto in ambulanza è stato tutt’altro che facile. Alla centrale operativa del 118 è giunta la richiesta di soccorso da parte dei carabinieri di Villapiana che, a loro volta, l’avevano ricevuta da una giovane donna rumena domiciliata in contrada Pantano, territorio comunale di Villapiana Lido. Per trovare l’abitazione della giovane neo mamma, in un dedalo di stradine interpoderali in aperta campagna, è stata necessaria la guida della sorella e degli stessi carabinieri della Stazione dello Scalo.
Giunto presso l’abitazione di I.B. e caricatala in ambulanza, il medico del 118 si accorge che la donna è in stato di travaglio e che la testolina del bimbo fa già capolino. Tale situazione ha rappresentato il momento piu’ difficile per la scelta da compiere: rischiare la vita dei due pazienti, cercando di giungere il prima possibile a Corigliano, distante, comunque, 40 minuti di ambulanza o intervenire a bordo del mezzo di soccorso. Il bimbo spinge per nascere e attendere per tutti il tempo necessario per giungere a Corigliano, diventa un rischio enorme. Ed allora, intanto che l’ambulanza viaggia, da Villapaina Lido verso l’ospedale “Compagna”, con ogni premura dell’autista nell’evitare sobbalzi pericolosi, il medico del 118 pratica alla giovane donna un’episiotomia, un piccolo taglio che favorisce l’uscita dal grembo materno della testa del bimbo, poi misurata in ospedale e risultata di 34 centimetri. Il bimbo viene al mondo e l’equipe sanitarian aspira i muchi e, con il consueto schiaffo al culetto, lo sente strillare. Laurenzo, per vendicarsi, fa la pipì addosso all’infermiere che sull’ambulanza si era preso cura di lui. Poi, monitorando continuamente lo stato di salute di madre e figlio, finalmente, dopo 40 minuti, l’arrivo a Corigliano con i medici del reparto di ostetricia e ginecologia che, dopo essersi complimentati con il collega del 118, si sono presi cura della giovane mamma e del vispo pargolo.
Franco Maurella